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Il “Disequilibrio della Vita” è dentro di te?

Oggi voglio parlarti di un argomento che potrebbe aiutarti a capire e risolvere la causa dei tuoi fastidi di gonfiore addominale e aiutarti a raggiungere il peso ideale: la disbiosi intestinale.

Se hai mai sperimentato sensazioni di pesantezza, gonfiore o disturbi intestinali, potrebbe essere il momento di dare un’occhiata al tuo prezioso intestino.

Quindi, accomodati, rilassati e preparati a scoprire tutto ciò che c’è da sapere sul mondo affascinante del microbiota intestinale.

Cos’è questa disbiosi intestinale?

L’etimologia della parola “disbiosi” proviene dal greco antico. “Dis” significa “mancanza” o “disturbo”, mentre “biosis” deriva da “bios” che significa “vita”.

Quindi, letteralmente, “disbiosi” significa “mancanza di vita” o “disturbo della vita”.

Nel caso del tuo intestino, significa “disequilibrio”. In poche parole, succede quando ci sono troppi batteri “cattivi” e pochi batteri “buoni” a fare festa nel tuo intestino.

E sai una cosa? Questo squilibrio può essere la causa di molti fastidi, come il gonfiore che ti fa sentire a disagio e appesantita, o quei chili in più che sembrano volerti abbracciare un po’ troppo affettuosamente.

Insomma, il tuo intestino potrebbe non essere proprio al top delle sue prestazioni.

Da cosa è causata la Disbiosi Intestinale?

Ci sono molti colpevoli che possono alterare l’equilibrio delicato del tuo intestino: una dieta sbilanciata, lo stress che ti tormenta ogni giorno, quegli antibiotici che ti hanno prescritto con troppa leggerezza, o persino le scelte di vita poco salutari che ci fanno compagnia.

E sai cosa succede quando il tuo intestino non è felice?

Beh, ti fa sentire proprio come lui: gonfia, pesante e poco entusiasta della vita.

Quanti e quali tipi di Disbiosi Intestinale esistono?

Esistono principalmente 6 diversi tipi di disbiosi e sono convinto, per esperienza personale, che ti riconoscerai almeno in un paio di questi sintomi.

Se così fosse, è importante che non sottovaluti i segnali che ti sta inviando il tuo corpo.

1 – Disbiosi Carenziale

È data da un deficit della flora batterica intestinale, favorito da un’alimentazione povera di fibre solubili, indispensabili per tenere un intestino in salute e/o ricca di alimenti conservati; oppure è conseguente a trattamenti frequenti con antibiotici, farmaci anti infiammatori e integratori di dubbia provenienza e scarsa qualità, soprattutto quelli usati dagli sportivi.

Questo tipo di disbiosi si presenta quando “nutriamo” il nostro corpo con quelli che vengono definiti anti-nutrienti dati da tutta la chimica contenuta negli alimenti conservati e nei cibi pronti che, nella nostra Società, la fanno ormai da padrone.

I sintomi principali sono:

  • gonfiori addominali,
  • aerofagia,
  • acidità di stomaco,
  • reflusso gastro esofageo,
  • gastrite.

2 – Disbiosi Putrefattiva

Favorita da un’alimentazione eccessivamente ricca di proteine animali e povera di fibre.

Molto spesso, soprattutto chi vuole perdere peso velocemente, mangia questi alimenti in eccesso col rischio di sviluppare problematiche a livello renale e del fegato.

Alcuni studi la collegano anche alla causa di alcune forme tumorali, quali il cancro del colon e della mammella.
Sai come fate ad accorgervi se una persona consuma troppa carne?

A distanza di mezzo metro sentirete il suo alito che sa di pipì!

Questo avviene perché il corpo produce acidosi metabolica e produce quantità di ammoniaca in eccesso.

3 – Disbiosi Fermentativa

Forse la più comune visto che la nostra alimentazione è basata principalmente su pane, pasta, pizza e dolci.

Quindi una dieta ricca di carboidrati semplici, così definiti questi alimenti, soprattutto se raffinati, sono responsabili di un’accentuata fermentazione batterica a livello intestinale.

I sintomi tipici e più frequenti sono:

  • gonfiore addominale,
  • flatulenza,
  • colite spastica,
  • diarrea,
  • reflusso gastro-esofageo
  • sensazione di malessere e affaticamento a livello generale.

4 – Disbiosi da Sensibilizzazione

Causata da una risposta immunitaria anomala a componenti della microflora batterica intestinale fisiologica, spesso legata ad un deficit di immunoglobuline (IgA) e/o ad una condizione di barriera immunitaria insufficiente.

Questo tipo di disbiosi può causare malattie autoimmuni, allergie ad ali- menti (le più frequenti sono quelle al glutine e al nichel), allergie ambientali (su tutte piante e acari).

Qui la sintomatologia può essere la più varia:

  • asma,
  • eruzioni cutanee,
  • diarrea,
  • depressione,
  • affaticamento, solo per citarne alcune.

5 – Disbiosi da Funghi

E’ legata alla sovra crescita di saccaromiceti (funghi) o della Candida.
È favorita da un consumo eccessivo di:

  • zuccheri semplici,
  • alimenti lievitati,
  • carboidrati raffinati,
  • alimentazione povera in fibre.

Sintomi prevalenti:

  • diarrea o più di rado stipsi,
  • prurito anale,
  • astenia,
  • talvolta sfoghi orticarioidi,
  • cistiti ricorrenti,
  • formazione di funghi in altre sedi corporee, soprattutto a livello genitale, ma mi sono capitati anche casi di candida del cavo orale.

6 – Sibo

Conosciuta anche come sindrome da iper proliferazione batterica nel tenue.

Considerata la peggiore tra le varie tipologie di disbiosi sia come aggressività, sia perché per risolvere una SIBO ci vuole molto tempo e pazienza.

È una sindrome determinata da un aumentato numero di batteri commensali nell’intestino tenue e/o dalla proliferazione di specie normalmente non presenti in tale tratto e che dovrebbero rimanere nel colon.

I sintomi più comuni sono:

  • diarrea,
  • flatulenza,
  • dolore addominale e meteorismo.

Le persone che ne soffrono, hanno l’addome costantemente teso H24 come una tela di tamburo.

Definire un’alimentazione specifica, per cercare di ridurla e risolverla, non è affatto semplice e i tempi di risoluzione sono piuttosto lunghi.

Ti sei riconosciuta in alcuni di questi sintomi?

Fai abuso di certi alimenti piuttosto che di altri più utili e sani?

Se sì allora è giunto il momento di ascoltare e prenderti cura del tuo corpo prima che questi sintomi possano cronicizzarsi.